Il diagramma o grafico è una rappresentazione di dati che serve a renderli visibili a colpo d’occhio. E’ una rappresentazione convenzionale, dove i dati quantitativi sono raffigurati come linee o aree e con colori diversi.
Possono essere molto semplici o con effetti artistici e tridimensionali, che introducono elementi analogici come immagini, icone, simboli, illustrazioni, allo scopo di legare i dati quantitativi alle situazioni a cui si riferiscono.
Di solito i diagrammi rappresentano due variabili (x, y), più raramente tre. Si basano soprattutto sul concetto di piano cartesiano. Determinati i punti sul grafico grazie alle due variabili, è possibile unirli se si vuole rappresentare un andamento temporale. In questo caso, per convenzione si rappresenterà lo scorrere del tempo sull’asse orizzontale (x).
Se dati numerici sono rappresentati con aree di figure geometriche invece che con punti e linee, si parla di istogramma.
Il tipo di diagramma va scelto in funzione di ciò che si vuol rappresentare. E’ un confronto fra prima e dopo? Un processo? Un trend di sviluppo? Il base a queste domande si sceglieranno diagrammi a torta, diagrammi di flusso, diagrammi a colonne.
I cartogrammi sono rappresentazioni sommarie di superfici geografiche a cui si attribuiscono valori diversi, come densità di popolazione, precipitazioni, ecc. Sono una combinazione fra grafici e carte geografiche o topografiche.