Se mi vedo brutto fino a che punto è intelligente incolpare lo specchio? Se fotografo cose sgradevoli fino a che punto è intelligente incolpare la fotocamera o lo smartphone? Se su Facebook trovo messaggi stupidi e violenti, la colpa è di Facebook? Continua a leggere L’algoritmo e lo specchio
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Weight Watchers e gamification
Perdere peso è un problema difficile, perché implica un cambiamento di comportamenti quotidiani e abitudini radicate. Le diete dimagranti sono noiose e frustranti, e dopo un po’ si interrompono e si riprende il peso perduto. La gamification può trasformare una dieta in un gioco singolo o di gruppo da fare ogni giorno allegramente? Weight Watchers lo fa fin dagli anni sessanta del secolo scorso. Continua a leggere Weight Watchers e gamification
Gennaio, il mese del cambiamento

Il primo mese del nuovo anno prende il nome da Giano, il dio romano del cambiamento, delle porte e dei ponti, ossia di quelle cose che ci fanno passare dove passare non si può, che ci fanno entrare per poi uscire, andare per poi tornare, che ci fanno iniziare e concludere le nostre storie. Continua a leggere Gennaio, il mese del cambiamento
Il metodo Story Lab
Nella seconda edizione di Exploring Elearning (Milano, Officine del Volo, 1 e 2 dicembre 2016) mi è stato affidato un laboratorio permanente sullo storytelling, per presentare un metodo pratico per costruire storie che abbiano un capo, un corpo e una coda e servano a comunicare e formare in modo efficace. Il metodo fonde il famoso “Viaggio dell’Eroe” di Chris Vogler con gli Story Cubes, dadi combinatori per generare storie.
Problema: i vicini protestano perché fa rumore. Soluzione: il “Jardin des sculptures de la Duhys”.
Jacques Serviéres, scultore francese di rinomanza regionale, lavora nel suo giardino a Chessy, ma i vicini protestano per il continuo rumore di trapani e scalpelli. Allora lui esce dal giardino e se ne va a bordo di Marna, dove ci sono tanti blocchi di pietra abbandonati. Comincia a lavorare lì, e dopo 20 anni oggi c’è un suggestivo giardino con 40 sculture monumentali che rappresentano un’attrattiva e una piacevole pausa lungo il cammino della Grande Randonnée. Continua a leggere Problema: i vicini protestano perché fa rumore. Soluzione: il “Jardin des sculptures de la Duhys”.
Autoinganno, pericolo reale e pericolo percepito
Ciò che ci fa più paura è veramente ciò che per noi è più pericoloso? O non corriamo il rischio di spaventarci troppo per alcune cose e di sottovalutarne altre? L’autoinganno è il modo in cui ognuno percepisce le cose dal suo punto di vista, filtrato dai media vecchi e nuovi. Come gestirlo? Continua a leggere Autoinganno, pericolo reale e pericolo percepito
Il poster lab, un nuovo strumento di formazione blended
Il poster lab è un modello di formazione sviluppato da Amicucci Formazione con il supporto scientifico dell’Università di Macerata e della Luiss. E’ una unità di apprendimento blended autoregolantesi ed autoapprendente, al tempo stesso è un gruppo di lavoro che apprende operando, e un gruppo di formazione che produce imparando. Continua a leggere Il poster lab, un nuovo strumento di formazione blended
Le motivazioni del manager di medio livello
Il manager di medio livello è una figura che nelle organizzazioni sta a metà fra dipendenti e superiori, collaboratori interni e consulenti esterni, clienti e fornitori, per i quali spesso è l’unico rappresentante dell’azienda, anche se di fatto conta poco o niente. Quanto è motivato e contento del suo lavoro e della sua posizione? Continua a leggere Le motivazioni del manager di medio livello
Un libro con la tua storia? Sì, per trovare nuovi clienti.
Che cosa hanno di speciale gli imprenditori di successo rispetto ad altri egualmente bravi ma poco conosciuti? Sembrerà strano ma… hanno TUTTI scritto un libro (o se lo sono fatto scrivere). Raccontare la propria idea di business in un libro è il primo passo per chiarire a se stessi e agli altri ciò che si vuol fare, e per vedere se la storia sta in piedi. Continua a leggere Un libro con la tua storia? Sì, per trovare nuovi clienti.
Dittatura sobria e problem solving ambientale
Quando emergono problemi nuovi, occorrono soluzioni diverse da quelle che hanno contribuito a generare e tenere in vita i problemi invece di risolverli o, peggio, nel tentativo di risolverli. I grandi e piccoli cambiamenti ambientali, che vanno dal clima alla sovrapopolazione, dall’energia alla sperequazione sociale, dalla cementificazione alla disoccupazione, possono ancora essere affrontati con le categorie e i metodi del secolo scorso? La democrazia è ancora funzionale di fronte alla minaccia di estinzione del genere umano, o va corretta, integrata, superata? Se sì, perché funziona sempre meno? Se va cambiata, come farlo, a che livello?
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